Dalla tabella di seguito è possibile determinare chiaramente l’esatto importo da versare, considerata la misura fissa di 200 euro, e le aliquote indicate nella tabella relative ai successivi scaglioni fino a quello nel quale rientra il fatturato complessivo realizzato nel 2009.
fatturato |
aliquote |
importo dovuto (in euro) |
oltre euro |
fino a euro |
— |
100.000 |
misura fissa |
200 |
100.000 |
250.000 |
0,02% |
200 |
+ 0,015% della parte eccedente 100.000 |
250.000 |
500.000 |
0,01% |
223 |
+ 0,013% della parte eccedente 250.000 |
500.000 |
1.000.000 |
0,01% |
255 |
+ 0,010% della parte eccedente 500.000 |
1.000.000 |
10.000.000 |
0,01% |
305 |
+ 0,009% della parte eccedente 1.000.000 |
10.000.000 |
35.000.000 |
0,01% |
1.115 |
+ 0,005% della parte eccedente 10.000.000 |
35.000.000 |
50.000.000 |
0,00% |
2.365 |
+ 0,003% della parte eccedente 35.000.000 |
|
— |
0,00% |
2.815 |
+ 0,001% della parte eccedente 50.000.000 (fino a un massimo di 40.000) |
50.000.000 |
|
Per ciascuna unità locale va invece versato, a favore della Camera di commercio nel cui territorio la stessa ha sede, un importo pari al 20% di quello dovuto per la sede principale, fino a un massimo di 200 euro.
Imprese iscritte nella sezione speciale
Le imprese iscritte o annotate nelle sezioni speciali delle Camere di commercio pagano un diritto annuale di importo fisso, che il decreto ora pubblicato in Gazzetta stabilisce, per il 2010, in:
88 euro per le imprese individuali iscritte o annotate (imprese artigiane) nella sezione speciale e per le società semplici agricole
144 euro per le società semplici non agricole
170 euro per le società tra professionisti.
Per ogni eventuale unità locale deve essere versato – analogamente a quanto previsto per la sezione ordinaria – un diritto annuale pari al 20% di quanto dovuto per la sede, fino a un massimo di 200 euro.